ALTRI MODI DI GUARDARE LE COSE

02.12.2014 13:06
riflessioni sulla filosofia orientale
 
Lo star bene dipende da come si guardano gli eventi, dal punto di vista da cui osserviamo le cose, dalle narrazioni che facciamo di ciò che viviamo.
 
E’ necessario fruire di ogni meraviglioso istante che ci offre il presente e non accanirsi troppo sulle cose. Impegnarsi nei progetti, nel lavoro in tutto quello che è la nostra vita ma nello stesso tempo lasciar andare le cose, non accanirsi con brama di soldi, potere, gloria. Lasciar andare la bramosia e concentrarsi sulla crescita spirituale che avviene nell’impegno nelle cose e nelle riflessioni personali. Crescere spiritualmente e lasciar andare il resto, lasciarlo scorrere nel fiume dell’esistenza dove tutto coesiste con tutto, positivo negativo, bello brutto ecc…
 
Narrare la propria storia a partire dal benessere personale, dell’arricchimento spirituale e culturale, amare se stesse e atteggiarsi in modo amorevole e positivo verso la vita e verso le cose. La serenità interiore, la luce che scaturisce dall’interno, la luce luminosa che emana dalla nostra pace interiore si riflette sulla realtà creando un’aura positiva.
 
AMARE LA VITA, LE PERSONE, LE COSE, emanare luce positiva ma nello stesso tempo non tracurare la negatività perché parte di noi, elaborarla e risolverla cercando di non concentrarsi troppo su di essa.
 
Heizn von Foester, scienziato statunitense, sostiene che possiamo influenzare il nostro futuro. Sceglierlo.
 
A volte basta cambiare una piccola cosa e la realtà cambia. Se io dico i pomodori sono rossi, rossi è un predicato. Se dico sono buoni, buoni è una relazione tra soggetto e oggetto non è un predicato ma ci viene fatto passare come predicato. Se fosse un predicato sarebbe qualcosa di rigido immutabile invece si può mutare. Noi siamo in un sistema fatto di tanti minuscoli elementi in relazione tra loro ecambi uno e cambia il sistema.
 
Basta cambiare un elemento in relazioni con altri elementi e cambiar il sistema
 
E’ una questione di narrazione di interpretazione.
 
Serena Fuart